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Riccardo Anghileri inizia a praticare lo Shorinjikempo nel 1999 all'età di 29 anni presso una Società aggregata di Milano Branch, con il Sensei Pisanello Leandro, affascinato da questa completissima arte marziale Giapponese. Nel 2000 nasce il Branch con il nome di Milano Sud, la location era, come è tornata ad esserlo oggi (2021) l'Accademia di Arti Marziali PATUA'.

Le motivazioni che lo spingono nel proseguo della pratica sono l'essenza dello Shorinjikempo:

- L'autodifesa, nella pratica si predilige l'aspetto difensivo rispetto a quello offensivo, prima la difesa e poi l'atttaco (shushukoju)

- Benessere fisico e crescita spirituale, nello Shorinji kempo l'insegnamento filosofico e tecnico non sono isolati tra loro, ma funzionano in sinergia costituendo un unico sistema educativo (ken zen ichinyo)

- Il poter divenire persone che possano essere di riferimento nella società, con forza e coraggio, ma anche con spirito compassionevole e senso di giustizia (riki ai funi)

Dal 1999 partecipa assiduamente ai seminari regionali, nazionali e internazionali. Nel 2001 nonostante sia un principiante è presente allo stage mondiale di Parigi, dove inizia a conoscere i più rappresentativi insegnanti della disciplina al mondo, come Sensei Osaka Hiroshi, oggi 9° Dan e primo divulgatore dello Shorinji Kempo in Europa.

Nel 2004 ottiene dalla Federazione Italiana (F.IS.K.) il grado di 1° Dan. Intanto con il compagno Marco Piron inizia a partecipare alle competizioni, specialità Kumiembu (simulazione di combattimento) che si svolgono trimestralmente a livello regionale e annualmente a livello nazionale. Nel 2006 arriva la prima medaglia, 2° posto al Taikai Nazionale di Como, categoria 1° Dan. Nel 2007 vincono la medaglia di argento ai campionati europei di Norcia ad un soffio dalla coppia russa vincitrice.

Nel 2008 ottiene il grado di 2° Dan Shokenshi e, nello stesso anno vincono il campionato italiano di Messina; da allora ha sempre partecipato a tutti i Taikai nazionali salendo quasi sempre sul podio anche sul gradino più alto. Nel 2011, dopo l'abbandono del suo maestro Pisanello Leandro, il Branch viene preso in mano dal compianto Sensei Sergio Sarcinella; Riccardo e Marco partecipano all'europeo di Montecarlo piazzandosi al 5° posto. Nel 2012, categoria 2° Dan vincono ancora a Messina il campionato nazionale con un Kumiembu premiato come il migliore di tutte le categorie, ottenendo così il pass per i campionati Mondiali di Osaka in Giappone nel 2013, dove otterranno il 7° posto (video in basso). E' nell'anno 2016 che Riccardo, con grande soddisfazione, ottiene il grado di 3° Dan Chukenshi.

Il 2017 è l'anno dei mondiali in California a San Francisco, categoria 3° Dan, la coppia Anghileri/Piron partecipa e si classifica al 6° posto, seconda coppia europea, dopo gli irraggiungibili giapponesi e indonesiani, rientrando tra i premiati con una medaglia e appena alle spalle dell'altra coppia italiana(5°)

Tuttavia questa Arte Marziale non considera le competizioni come un elemento primario della disciplina, ma come un momento di crescita e confronto.

Da precisare che nello Shorinjikempo vige il concetto universale di rispetto reciproco, non si compete per battere o sconfiggere l'avversario, in queste gare il sistema di valutazione contempla le coppie nel loro insieme, per l'armonia, la tecnica e la verosimiglianza che riescono ad esprimere. Questo può avvenire solo con la massima collaborazione tra i praticanti (Kumite shutai)